Una volta introdotte le uve in cantina esse vengono diraspate  mediante un macchinario chiamato pigiadiraspatrice. Dopo la diraspatura si seguono due vie una per i rossi ed una per i bianchi.

Le uve bianche dopo essere state diraspate e pigiate vengono immediatamente inserite  in una  pressa pneumatica (che consiste in un cilindro orizzontale con all’interno un sacco che viene gonfiato tramite compressori) nella quale avviene la pressatura soffice che,  grazie alla pressione esercitata dal sacco interno, permette una pressatura uniforme e delicata del pigiato che viene immediatamente raffreddato intorno ai quattro gradi per permettere una fermentazione controllata e non tumultuosa.

Le uve rosse invece dopo la diraspatura e la pigiatura vengono mandati   sia gli acini che bucce nei fermentini dove, sempre a temperatura controllata di circa  4 gradi, avviene la macerazione dell’acino.

Il pigiato viene periodicamente rimontato in modo da mescolare la parte solida con quella liquida e  trasferire al mosto il colore e gli aromi della buccia.

Quando le analisi di controllo lo consentono il pigiato viene lavorato nella pressa soffice.

La fermentazione avviene  sia per i binachi che per i rossi tramite l’uso di lieviti selezionati.

Dopo la fermentazione si procede alla sfecciatura del vino per eliminare tutte le sostanze di scarto della fermentazione.

La maturazione e l’invecchiamento avvengono nelle botti di acciaio per non alterare le caratteristiche del vino.

Il tempo di maturazione varia a seconda del vino, per i bianchi ad esempio il tempo di maturazione è di circa 6 mesi in botte, mentre per i rossi è di circa 24 mesi.